Boccone alla lametta a un Cane. Ma prima lettera anonima di “avviso”.
Leandro
E’ successo a Cava de’ Tirreni (SA), il 7 luglio 2015 che la padrona di un cane di piccola taglia, trova nella cuccia del suo amico a 4 zampe una fetta di salame legata con dello spago a una lametta da barba. Per fortuna interviene prontamente per evitare il peggio. L’evento già grave di per sé, è peggiorato dal fatto che nei giorni precedenti la famiglia era stata “avvisata” da una lettera anonima, o meglio, firmata a nome del “quartiere”, nella quale si chiedeva di prendere provvedimenti per evitare che il cane guaisse quando lasciato solo, e che in caso contrario sarebbero ricorsi alle autorità competenti.
Alle autorità competenti invece si è rivolta la proprietaria del cane, che ha denunciato l’accaduto, e ha sottoposto la lettera come prova. E ha confermato che il cagnolino non viene mai lasciato solo in casa, ma c’è sempre qualcuno con lui. Quindi più che una lamentela per un cane “abbaione”, sembra un gesto dettato da semplice odio e intolleranza.
Pensando che sicuramente una lametta non è assolutamente un modo per farsi giustizia da soli, il gesto è molto grave, sia da un punto di vista morale, che legale. Il gesto di intimidire prima, e poi procedere ad atti lesivi, emula purtroppo quelli che sono metodologie da malavita. Pensare, inoltre, che si possano rivolgere, tali atti, a un cane di piccola taglia, che per quanto possa abbaiare o guaire, di certo non giustifica assolutamente una azione così disumana. Anche perché la morte per ingestione di un corpo estraneo tagliente è tra le più dolorose e cruente che possano avvenire.
Sono ancora tanti gesti come questi, dettati da odio, intolleranza e ignoranza. Nonostante le leggi ci siano, e le pene anche abbastanza dure, purtroppo i bocconi avvelenati, e lesivi sono ancora una cattiva abitudine della nostra in…civiltà! E’ importante denunciare alle autorità competenti questi gesti, perché prevedono pene penali severe, e perché senza denuncia questo fenomeno non si arresterà mai!
Qui potete leggere la lettera intimidatoria:
L’accadato è stato segnalato per primo dalla pagine Facebook del Canile di Cava de’ Tirreni, le informazioni sono state tratte dalla pagine e dal dialogo con la proprietaria del piccolo amico peloso.