Centrale a Biomasse a Capaccio-Paestum? No grazie!!

Il Governo approva la centrale a biomasse a Capaccio Paestum. Ma i cittadini promettono battaglia.

Infatti il 30 gennaio 2016, a Capaccio, in provincia di Salerno ci sarà una manifestazione per dire no alla centrale. Centrale che non solo distrugge rifiuti organica producendo (poca) energia, ma emette nell’ambiente nano particelle inquinanti, cancerose e pericolose, Compromettendo la salute dei cittadini e la qualità dei prodotti di questa bellissima terra.
La centrale dovrebbe sorgere in località Sorvella – Sabatella quindi a poca distanza dalla piana produttiva del sele, e dall’area archeologica di Paestum. In queste zone, infatti, oltre a ospitare i famosi Templi di Paestum (patrimonio mondiale dell”umanità UNESCO), e la Bandiera Blu conquistata proprio nel 2015 per la qualità del mare, sono presenti molte colture, quali il Carciofo IGT, i Vini Cilento DOC e Paestum IGT, la Mozzarella di Bufala DOP, e per non parlare di tutti gli altri prodotti del comparto agroalimentare della piana del sele e dei comuni limitrofi.
Affianco al comune di Capaccio, capeggiato dal sindaco Italo Voza, appunto, anche i sindaci dei comuni limitrofi: “Difendiamo il nostro territorio, difendiamo il futuro dei nostri figli” scrive Rosario Cairone sindaco di Trentinara. E con lui anche gli altri comuni, tra amministrazioni e associazioni cittadine, come Albanella, Agropoli, Eboli, Giungano, Altavilla Silentina, Roccadaspide saranno presenti alla protesta. Ma non solo, anche l’Azienda Sanitaria Locale, l’Associazione dei medici di famiglia, il Ministero dei Beni Culturali, la provincia di Salerno, la BCC di Capaccio e forze politiche di diversa derivazione, come PRC, M5S, ecc. saranno presenti Sabato 30 Gennaio per fermare questo provvedimento che vede tutti contro il governo. Oltre 2000 firme raccolte su Change.org, e social presenti con l’Hashtag #nobiomassinpaestum .

La manifestazione, come già detto, avverrà il 30 Gennaio 2016 alle 9.30, e partirà dalla località Borgo Nuovo per raggiungere l’area archeologica di Paestum.

 

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Concludo con questa bella “storia” scritta dal Comitato Lasciateci Liberi di Respirare di Albanella:

La spontaneità della vita stuprata dalla violenza di un impianto I personaggi di questa storia erano gli abitanti di un paese lontano…ma non troppo, vicino abbastanza da essere il paese di ognuno di noi. Era il paese di tutti, il NOSTRO. Correva l’anno…uno di quelli in cui l’uomo fa danni, catastrofi, in cui odia se stesso tanto da creare qualcosa capace di distruggere la sua stessa esistenza. La natura…. da madre premurosa a nemica da uccidere. La storia…da radice da coltivare a errore da cancellare. L’aria come alleato di una guerra che doveva soffocare fino ad uccidere. Polveri sottili come “vomito” di una “digestione” mal riuscita, come proliferazione di un inquinamento incessante che trovava nell’aria il suo miglior compagno. Il verde intenso delle colline sbiadito dai “fumi” opachi e spenti, le albe stanche e appassite lasciavano il posto a tramonti senza speranza. Dal Bel Paese al…”paese soffocato”. Il sole senza forza, il vento senza potenza, le stagioni senza vita, tutto era morto sotto quella cappa di fumo alimentata senza paura. Le sue polveri attaccavano i resti di antiche civiltà, i sacri templi erosi fino a diventar “nulla”. L’agricoltura fu messa in ginocchio: quel naturale motore trainante divenne attività di produzione di “alimenti avvelenati” . Ma il problema era “smaltire” i rifiuti… l’inceneritore non li avrebbe mai eliminati ma solo trasformati in rifiuti più pericolosi…in nano particelle inquinanti, in ceneri pesanti e polveri fini. Su quale prato avrebbe giocato un bambino? Su un campo minato. E mentre tutto questo prendeva forma e spazio per la felicità dei soldi che non comprano la salute..la paura cominciava a farsi sentire. Uno dei paesi a maggiore vocazione turistica trasformato in un campo di battaglia. Di quella natura meravigliosa non rimase più niente, di quelle antiche civiltà non c’era più traccia, di quei prodotti Bio solo una falsa etichetta per permettere ,ancora una volta, ai soldi di circolare. Soldi sporchi, inquinati…anche quelli…come tutto, come le coscienze infestate, contagiate, come gli inceneritori che si travestono da Centrali a Biomassa. Un giorno la centrale a Bio-massa chiese ad una bambina indifesa: “ Di che morte preferisci morire ?” La piccola si ricordò di un cartello che aveva letto prima di atterrare sul pianeta terra. Il cartello recitava così “lascia questo mondo un pò migliore di come l’hai trovato”. A quel punto la bambina di nome Zoe (=vita) gridò al mondo “NO BIOMASS”. Studiò un mondo realmente “green”, difese la storia di chi l’aveva preceduta e restituì all’universo quella vita senza “fumi” dagli orizzonti nitidi.

Comitato: Lasciateci liberi di respirare di Albanella