Taenia solium (cestode): il verme solitario
E’ una zoonosi che colpisce l’uomo(cestode adulto), mentre la fase larvale si sviluppa nel suino. In sporadici casi le cisti possono svilupparsi anche nell’uomo e la cisticercosi umana rappresenta l’aspetto più importante di questa malattia.
Struttura e ciclo biologico dei cestodi: Il cestode adulto è composta da una testa o scolice munita di uncini e ventose, da un collo corto e non segmentato e da una catena( strobila ) di segmenti chiamati proglottidi . In alcuni casi le quattro ventose sono dotate di uncini che aiutano il parassita nell’ancoraggio. Le proglottidi si formano nella regione del collo e diventano sessualmente mature durante la progressione lungo la strobila. Ogni proglottide risulta essere ermafrodite ed è provvista sia di organi riproduttivi maschili che femminili, semplici o duplicati: sono possibili sia l’autofertilizzazione che la fecondazione crociata. Durante la maturazione della proglottide la sua struttura interna lentamente si modifica e le proglottidi mature o gravide contengono solo dei residui dell’utero ramificato, ripieno di uova. Nell’ambiente esterno, le uova sono liberate dalla proglottide tramite la disintegrazione del segmento o vengono espulse attraverso il poro genitale.L’uovo (foto in basso) è costituito da: 1)Una larva dotata di 6 uncini o oncosfera . 2) Una membrana scura e robusta chiamata embrioforo. 3) Un guscio molto sottile che talvolta viene perso mentre l’uovo è ancora nell’utero. Il ciclo biologico dei cestodi è indiretto, con un ospite intermedio. Tranne poche eccezioni il cestode adulto risiede nell’intestino dell’ospite definitivo e i segmenti contenenti le uova raggiungono l’esterno con le feci. Quando le uova sono ingerite dall’ospite intermedio , le secrezioni gastriche ed intestinali provocano la rottura dell’embrioforo e l’attivazione dell’oncosfera. L’oncosfera, per mezzo degli uncini, penetra nella mucosa e raggiunge il circolo ematico o linfatico. Una volta raggiunta la sede d’elezione l’oncosfera perde gli uncini e si trasforma in forme larvali note come metacestodi . Quando il metacestode viene ingerito dall’ospite definitivo, lo scolice si fissa alla mucosa e la catena delle proglottidi cominciano a formarsi. L’uomo può eliminare milioni di uova al giorno libere nelle feci o racchiuse nelle proglottidi integre. Le uova sopravvivono nell’ambiente esterno per diversi mesi, una volta ingerite dall’ospide intermedio(suino per quanto concerne la T. solium) l’oncosfera migra nella muscolatura striata tramite il circolo ematico. L’oncosfera è infestante dopo circa 12 settimane, quando raggiunge le dimensioni di un centimetro. L’uomo si infesta tramite l’ingestione di carne cruda o poco cotta o attraverso fenomeni di autoinfestazione:quando la proglottide matura raggiunge lo stomaco per peristalsi inversa: qui viene digerita con conseguente liberazione delle oncosfere. Il periodo di prepatenza è di 2-3 settimane.
La Tenia solum è diffusa in America latina , India , Africa e in certe regioni dell’Oriente(ovviamente tranne in quei paesi, ove, per motivi religiosi, è vitata la carne di maiale). Nel suino, che è l’ospite intermedio, i segni clinici sono praticamente inesistenti, così come nell’uomo l’infezione è spesso asintomatica. La cisticercosi umana, invece, provoca segni più meno gravi in relazione alla localizzazione delle cisti. Diversi organi, muscoli e tessuti possono essere sede di cisticerchi, ma particolarmente grave è la localizzazione del sistema nervoso centrale con conseguenti disturbi mentali, sintomi di epilessia o segni clinici legati all’aumento della pressione intracranica. Per quanto concerne la diagnosi di cisticercosi umana, dipende dall’identificazione dei cisticerchi attraverso la TAC. La terapia farmacologia è rappresentata dal praziquante e dall’albendazolo, che possono essere utilizzati nella cisticercosi umana come alternativa all’asportazione chirurgica. Per ridurre il rischio di contagio bisognerebbe effettuare un opportuna ispezione ed è inoltre molto importante eliminare il contatto tra il suino e le feci umane, cuocere adeguatamente la carne e migliorare le condizioni igieniche.
*fonte delle immagini: www.wikipedia.it dove è assicurata l’assenza di copyright, mentre l’articolo è stato redatto da Leander.it